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L’arrivo dei cani robot

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Si accuccia. Salta all’indietro facendo una capriola in aria. Cammina su due zampe, mettendosi in posizione eretta. Corre – fino a un massimo di 3,2 metri al secondo. Scondizolerebbe anche, se avesse una coda. In compenso ha 3 prese Usb-C sul dorso più una HDMI (sì, quella del tv) e una sfilza di sensori, tra cui una fotocamera RealSense D450 di Intel che gli permette di distinguere gli ostacoli ed evitarli con precisione al centimetro. È CyberDog, il cane robot del colosso tecnologico Xiaomi, lanciato l’anno scorso (in coda a una nuova lineup di smartphone) e appena presentato in Europa al Mobile World Congress di Barcellona. In una fiera un po’ sgonfia, che molti dicono essere un miracolo se c’è, stretta com’è tra la pandemia e l’invasione dell’Ucraina, questo (potenziale) miglior amico robot dell’uomo è un assoluto protagonista.

Controllabile via smartphone, con l’apposito telecomando o a voce, il cervello a trazione AI del Cyberdog è il supercomputer Jetson Xavier NX, un potentissimo modulo sviluppato da Nvidia, supportato da una unità di memoria di un terabyte circa. Il cane ha una autonomia di circa un’ora prima di dovere essere attaccato alla presa. Tra le applicazioni d’uso vengono citate la sicurezza e l’aiuto ai disabili. Non si parla mai di un possibile utilizzo come arma. Il cane può trasportare anche oggetti, fino a un peso di 3 chilogrammi. Per Xiaomi, questo dispositivo è il biglietto da visita della sezione robotica dell’azienda, che possiamo prevedere diventerà sempre più rilevante nei prossimi anni.

Esteticamente, il CyberDog di Xiaomi non è nulla di nuovo e ricorda parecchio il più mediatizzato tra i cani robot dei nostri tempi, Spot di Boston Dynamics, azienda che è attualmente nel portfolio di Hyundai, dopo essere transitata da Google e dal gruppo giapponese Softbank. Anche Spot era presente al MWC, ospite dello stand IBM, non troppo lontano da quello Xiaomi.

Tra gli usi di Spot che Boston Dynamics elenca c’è l’esplorazione di aree inondate da radiazioni o nei tunnel delle miniere. Oppure l’ispezione dei cantieri e quello degli impianti manufatturieri, con un sofisticato sistema per comparare l’avanzamento dei lavori attraverso la creazione di digital twin. Ma di sicuro quelli per cui Spot è assunto agli onori della cronaca sono legati all’impiego del cane robot nelle forza di polizia del Massachussets, soprattutto in funzione anti-bomba. In un video che circola su YouTube, si vede una coppia di Spot che idugiano fuori da una casa di un sobborgo americano, probabilmente prima di fare irruzione, in modo da ispezionarla e non mettere a repentaglio gli agenti in carne e ossa. 

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