La notizia della morte di Flash, come avrebbe detto Mark Twain, è stata fortemente esagerata. Dal 31 dicembre 2020, però, dopo numerosi rinvii e ultimatum, è vera: il software di Adobe è ufficialmente giunto al termine della sua lunga esistenza, l’azienda produttrice non fornirà più supporto né aggiornamenti, tutti i contenuti online saranno bloccati a partire dal 12 gennaio 2021.
Un lungo addio
Adobe aveva annunciato tre anni fa la strategia per dismettere uno dei suoi software più popolari entro la fine del 2020, e ora mantiene la promessa: “Smetteremo di aggiornare e distribuire il Flash Player alla fine del 2020 e incoraggeremo i creatori di contenuti a migrare qualsiasi contenuto Flash esistente verso nuovi formati aperti”, si legge sul sito. L’azienda raccomanda vivamente a tutti gli utenti di disinstallare immediatamente Flash Player per aiutare a proteggere i loro sistemi.
Distribuito per la prima volta nel 1996, diventato popolarissimo dopo l’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe (2005), Flash era usato soprattutto per i giochi e l’interattività, e nasceva per estendere le possibilità offerte dal semplice linguaggio Html. Tuttavia, dato che Flash funzionava all’interno del browser e richiedeva un plugin complesso e potente per implementare delle librerie proprietarie, ogni versione di Flash ha portato con sé una bella serie di bug, che si aggiungevano a quelli già esistenti in ogni browser o nel sistema operativo. I criminali informatici non amavano Flash, lo adoravano: con i suoi bug permetteva di trasmettere contenuti falsi e fuorvianti, ma anche di spiare altre schede del browser, leggere file dal disco rigido, installare malware sul computer.
La lettera aperta di Steve Jobs
Anche per questo Steve Jobs, nel 2010, pubblicò una famosa lettera aperta intitolata “Thoughts on Flash” per affrontare quello che veniva indicato come uno dei principali limiti di iPhone e iPad, che erano stati lanciati da poco. “Volevo annotare alcuni dei nostri pensieri sui prodotti Flash di Adobe in modo che i clienti e i critici potessero capire meglio perché non consentiamo l’uso di Flash su iPhone, iPod e iPad. Adobe ha criticato la nostra decisione come basata principalmente sul motivi commerciali – dicono che vogliamo proteggere il nostro App Store – ma in realtà si basa su questioni tecnologiche. Adobe sostiene che siamo un sistema chiuso, e che Flash è aperto, ma in realtà è vero il contrario”, scriveva il fondatore di Apple. Nella lettera, Jobs elencava i numerosi difetti di Flash, tra cui l’affidabilità, la sicurezza, l’influenza sulla durata della batteria e sulle prestazioni. Così Apple non ha mai portato Flash su iPhone e iPad, e lo ha anche eliminato come software preinstallato sui Mac, a partire dal 2010: fino a oggi, se gli utenti installano Flash, rimane disattivato per impostazione predefinita, e per utilizzare il plugin è necessaria un’autorizzazione esplicita su ogni sito web.
Adobe non mancò di contestare le affermazioni di Jobs, ma intanto il declino era iniziato: l’anno successivo annunciò di aver rinunciato del tutto a Flash sui dispositivi mobili, indipendentemente dal sistema operativo. E da allora, ha continuato a pubblicare gli aggiornamenti e patch di sicurezza per i computer desktop ancora per qualche anno, probabilmente più per la pressione degli utenti che per il desiderio di mantenere in vita Flash. Dal 2014, infatti, con il debutto dello standard Html5, quasi tutte le funzionalità di Flash, e molte altre, si possono ottenere su varie piattaforme senza dover ricorrere a plugin proprietari.
Browser e sistemi operativi
A partire da Chrome 76 e Firefox 85, Flash è disabilitato di default: per usarlo bisogna abilitare manualmente il plugin per ogni sito. Lo stesso accadrà con Microsoft Edge. Dal gennaio 2021, Chrome bloccherà i contenuti Flash e alla fine rimuoverà il supporto dal codice sorgente, come farà pure Firefox. Apple ha eliminato il supporto a Flash Player da Safari 14 insieme a macOS Big Sur. In più, Microsoft cancellerà completamente il software di Adobe dal sistema operativo Windows nel gennaio 2021 tramite Windows Update.
Ma Flash era usato fin dall’inizio per siti web, videogiochi e animazioni così si moltiplicano gli sforzi per cercare di preservare queste opere. L’Internet Archive ha introdotto un nuovo emulatore per eseguire animazioni Flash senza le falle di sicurezza nel novembre 2020: il progetto Flashpoint ha finora raccolto oltre 38.000 animazioni in Flash nate per uso non commerciale. Per uso commerciale, invece, era Farmville, uno dei videogame più popolari della storia: la sua avventura è finita il 31 dicembre 2020, con la scomparsa di Flash.