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Attenzione al malware “Emotet”

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emotet

La Polizia Postale segnala il malware “Emotet” che arriva attraverso mail riconducibili al dominio @istruzione.it

Il 2021 si apre con un nuovo avvistamento per il malware Emotet che già nei mesi scorsi era tornato a dare segni di vita. Questa volta l’allarme è stato lanciato nel nostro paese dalla Polizia Postale con un avviso relativo a una campagna in atto: il codice maligno viene distribuito attraverso email che sembrano provenire dal dominio @istruzione.it associato al MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca). In realtà a inviarle sono cybercriminali.

La minaccia sta negli allegati in formato Zip protetto da password (presente nel testo della mail), da scaricare. In tempi di didattica a distanza i meno attenti potrebbero cadere nella trappola aprendo il messaggio e scaricando l’allegato per poi trovare inconsapevolmente e loro malgrado il proprio dispositivo infetto con tutto ciò che ne consegue in termini di violazione dei dati personali e dei metodi di pagamento. Questo un estratto dal comunicato.

È in corso una massiccia campagna di diffusione del malware Emotet attraverso email che sembrerebbero provenire da caselle riconducibili al dominio @istruzione.it, con un allegato in formato ZIP protetto da password (presente nel testo della email), da scaricare.

«Il trojan ha diverse finalità – precisano dalla Polizia Postale – tra cui in via prioritaria l’accesso a contatti ed informazioni personali anche di tipo bancario». Quindi si consiglia di non scaricare allegati, tenere sempre aggiornato il proprio antivirus, di effettuare una scansione dei propri dispositivi e di modificare le credenziali di accesso ai servizi online utilizzati.

Nel contempo Codacons allerta i consumatori sulla diffusione della truffa phishing del file pdf CoronaVirusSafetyMeasures.pdf. «Scaricando l’allegato il vostro pc diventa parte di una “Rete” controllata da un hacker in remoto. È poi probabile che l’hacker possa sfruttare il virus RAT per accedere ai vostri dati personali e utilizzare la rete di computer costruita per atti illeciti. Nel caso aveste aperto questo tipo di file se detenete un buon antivirus potete stare tranquilli altrimenti è arrivato il momento di procurarvene uno nuovo».

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